La storia mia
Della mia vita poche cose, ma forti: una infanzia raffinata, in mezzo all'arte e al "bello" in tutti i sensi: da mio padre, il pittore Primo Conti, dalla mummy, Munda Cripps, da mia sorella Maria Novella, anche lei artista, ho avuto esempi importanti e diversificati, ho imparato a raffinare la mia sensibilità. Poi una giovinezza tormentata, seduttiva, con tanti viaggi-fuga a Napoli dagli zii..
Il mio primo matrimonio da giovanissima, con Bibi: una breve, bella storia sbagliata, la nascita di Stefano e di Carlotta, poi l'incontro con Giancarlo, la nostra intesa così forte, libera, integrata con il suo essere architetto e il mio occuparmi di videoarte, i tre nuovi figli Matteo Agostino e Allegra, quindi cinque figli tutti molto speciali, ognuno dei quali é, a seconda dei momenti, "il mio preferito". Ora ognuno ha la propria vita e le proprie passioni, chi nella fisica matematica, chi nella creatività della grafica con il computer, chi è avvocato, chi biologo, e ciascuno ha il proprio compagno/a (primi e secondi in qualche caso): Caterina, Matilde, Germana, Teo, Hermann, Silvio, Cristina...e i nove nipoti: Marina, Francesco, Agostino jr. Bernardo Camilla, Damiano, Michele, Pietro, Giordano.. per ora.
La produzione, dal 1973, di videoarte: l'art/tapes/22 a Firenze in via Ricasoli 22, con Alberto Pirelli, Carmine Fornari, Lello Carazziari Ellen Puccinelli e Bill Viola, da qui lunghi anni di amicizia (tutt'ora viva quasi con tutti) con artisti e altre persone magnifiche come Daniel Buren e Chantal, Jannis Kounellis con Efri prima e ora con Michelle, Mario e Marisa Merz con Bea, Gilberto Zorio, Giuseppe Chiari, Maurizio Nannucci, Joseph Kosuth, Bill Viola, Dan Graham, Dara Birnbhaum, Vito Acconci, Gino de Dominicis, Marco Bagnoli, Michelangelo e Maria Pistoletto, Giulio Paolini con Anna, Adelina e Egon von Fuerstenberg, Germano Celant, Ida Gianelli, Achille e Anna Maria Bonito Oliva, Andy Warhol, Alighiero e Anne Marie Boetti, Graziella Lonardi, Bruno e Eliana Corà, Ileana Sonabend con Michael e Antonio, David A. Ross, Charlemagne Palestine, Phil Glass, Peggy Gale con Michael Snow... e ancora e ancora..
Finita l'esperienza della produzione dei video, nel 1978, la mia partecipazione all'Asac (Archivio delle arti contemporanee della Biennale di Venezia), e qui l'incontro con Wladimiro Dorigo, Angelo Bacci, Paolo Cardazzo..altri amici grandi, alcuni ancora presenti, altri scomparsi, fino all'invenzione della casa editrice Hopeful Monster, con Giancarlo, Stefano, Matteo, Nino e Bea.
La scomparsa di Giancarlo, cos' dura e dolorosa, porta anni molto difficili, poi l'incontro con il mio attuale compagno, Giovanni, le difficoltà, le gioie e anche la scommessa di intraprendere una vita a due contro una solitudine difficile, noi così diversi in tutto, in un'età già importante....
Si arriva la stesura del mio libro, "Tra Firenze e Santa Teresa, '73/'87, dentro le quinte dell'arte, art/tapes/22", una testimonianza degli anni di art/tapes/22, sollecitata dall'amico Daniel, corredata dalle foto-documento di Gianni Melotti, testimone oculare dell'intero magico periodo, e pubblicato nel 2003 dall'editore Paolo Cardazzo, .Il Cavallino - Venezia,
E ancora la formulazione dell'associazione artefacrory 41.14, qui a Procida, con Marco, Vanessa, Manuela e Giovanni, il progetto sulla gestualità con Fabbrica Europa di Firenze, Maurizia Settembri.
Mille cose fatte, una vita piena di grandi gioie e immensi dolori: il più grande in assoluto la scomparsa precoce, assurda, improvvisa di Giancarlo, questo disorientamento, questo grande ingiusto abbandono che ancora mi porto dentro anche nei momenti di rara felicità..
Forse da qui Il mio rapporto con lo spirituale, una ricerca difficile, a volte volutamente cieca, caparbia, una speranza alimentata da paure, solitudini profonde, luci e oscurità.
Da dieci anni vivo con Giovanni a Procida, in una piccola casa, parte di un grande palazzo settecentesco, in mezzo a un giardino di agrumi e di profumate dature . Amo questa semplice isola, ancora quasi lontana dal lusso e dalle mode, ma vicinissima a Napoli che rimane per me la città del cuore. Non posso prescindere la mia infanzia e la mia prima giovinezza dal calore di zia Rita, zio Beppe, Cinci, Patrizia...
Della mia Firenze ho nostalgia solo raramente, mi mancano sicuramente le sue atmosfere primaverili rosate e tiepide. Sento la mancanza soprattutto delle persone: mia sorella Maria Novella, Piccia, Luciana, Fulvio, Piero e Silvana, June, Bruno, Ziva, Gianni e Maria Silva, Ilaria e Giorgio, Gigi e Daria, Rosanna. Ma ormai la città in sé mi sembra troppo turistica, non interessante culturalmente, sciupata nella sua dimensione di raffinatezza per la quale era tanto amata dagli stranieri nel secolo scorso: ora é un ammasso di pizzerie, brutti negozi di moda estremamente volgari, gente presuntuosa e zero cultura vera, che é poi sempre quella rivolta al futuro: così ho scelto una sorta di esilio qui in questa micro isola dove spesso ci vengono a trovare alcuni amici da Firenze, ma dove ho anche incontrato altri amici: Dino, Marco e Donatella, Adam, Giuliana e Romolo, Adriana e Michele, Viviana, Lucia e Giancarlo, Gerardo e Rosaria, Libera e Vittorio, Marina, Raffaella, Simona, Vanessa, Manuela, oltre ai miei amici di sempre, Daniel e Chantal Buren con i figli Christophe e Alexandre con Nadine, Margot e Rebecca, che anche loro hanno una bella casa alla Corricella. Spesso viene da noi nella "sua" cameretta azzurra anche Achille B. O., il critico-artista, eccentrico e imprevedibile, .
Questo riassunto così concentrato è solo una premessa alle cose che scriverò in questo spazio, come una carta di riconoscimento perché sia possibile agli amici e agli sconosciuti comprendere meglio.