sono un persona senza cultura
19/06/12 17:05
Sono una persona senza cultura
Sono una persona senza cultura, nel senso che non ho diplomi, lauree o speciali certificati che attestino studi universitari e specifici.
Ho imparato precocemente ad amare la filosofia attraverso i libri e i lunghi colloqui con Angelo Scivoletto. La storia dell'arte guardando ovunque la bellezza e, con mio padre, nei musei ad una ad una, le opere che più mi commuovevano, per poi approfondirle con Mary Pittaluga. La musica con il mio pianoforte e al Conservatorio di Firenze. L'architettura più tardi con Giancarlo.
Ho sempre inseguito, privilegiata, il mio forte istinto, vorace autodidatta senza costanza né metodo e così quello che conosco è solo quello che amo e amo tutto quello che conosco perché è sempre la conseguenza di una necessità naturale, della mia curiosità, dalla mia intelligenza intuitiva, sempre frutto di deduzioni, di percorsi inseguiti attraverso tracce per me importanti e spesso minime. È seguendo (perseguendo) quelle tracce che sono diventata la persona di ora, ma domani altre curiosità, altre scoperte, altre vie si apriranno e così finché vivrò la mia mutevole vita. Ho sempre avuto la certezza che cambiare idea sia un grande passo avanti verso la mia libertà, che l'intuizione sia assolutamente la mia strada maestra, che ascoltare e parlare porti sempre comunque ad aprire nuove vie al mio comprendere. Conoscere senza comprendere non serve.
Spesso pronuncio le mie idee con fermezza ma senza riflettere, impulsivamente, mi accade così di "essere parlata" e io stessa scopro il mio pensiero e le mie certezze solo nell'istante in cui le esterno. Sono una persona senza cultura, ma so di sicuro che in me ci sono ancora un milione di cose mute che un giorno avranno voce.
Credo che quello che sviluppiamo negli anni e che diventa via via il nostro particolare sapere sia già tutto presente in noi dall'inizio e che siano gli incontri, le infinite coincidenze che attraversano, spesso inconsapevolmente, la nostra strada ogni giorno, a svelarci ciò che non sappiamo ancora di sapere. È l'intreccio privato e segreto della vita di ognuno di noi, alla fine è la storia della vita di tutti.
Sono una persona senza cultura, nel senso che non ho diplomi, lauree o speciali certificati che attestino studi universitari e specifici.
Ho imparato precocemente ad amare la filosofia attraverso i libri e i lunghi colloqui con Angelo Scivoletto. La storia dell'arte guardando ovunque la bellezza e, con mio padre, nei musei ad una ad una, le opere che più mi commuovevano, per poi approfondirle con Mary Pittaluga. La musica con il mio pianoforte e al Conservatorio di Firenze. L'architettura più tardi con Giancarlo.
Ho sempre inseguito, privilegiata, il mio forte istinto, vorace autodidatta senza costanza né metodo e così quello che conosco è solo quello che amo e amo tutto quello che conosco perché è sempre la conseguenza di una necessità naturale, della mia curiosità, dalla mia intelligenza intuitiva, sempre frutto di deduzioni, di percorsi inseguiti attraverso tracce per me importanti e spesso minime. È seguendo (perseguendo) quelle tracce che sono diventata la persona di ora, ma domani altre curiosità, altre scoperte, altre vie si apriranno e così finché vivrò la mia mutevole vita. Ho sempre avuto la certezza che cambiare idea sia un grande passo avanti verso la mia libertà, che l'intuizione sia assolutamente la mia strada maestra, che ascoltare e parlare porti sempre comunque ad aprire nuove vie al mio comprendere. Conoscere senza comprendere non serve.
Spesso pronuncio le mie idee con fermezza ma senza riflettere, impulsivamente, mi accade così di "essere parlata" e io stessa scopro il mio pensiero e le mie certezze solo nell'istante in cui le esterno. Sono una persona senza cultura, ma so di sicuro che in me ci sono ancora un milione di cose mute che un giorno avranno voce.
Credo che quello che sviluppiamo negli anni e che diventa via via il nostro particolare sapere sia già tutto presente in noi dall'inizio e che siano gli incontri, le infinite coincidenze che attraversano, spesso inconsapevolmente, la nostra strada ogni giorno, a svelarci ciò che non sappiamo ancora di sapere. È l'intreccio privato e segreto della vita di ognuno di noi, alla fine è la storia della vita di tutti.