Munda, nlla luce che declina

..quando Munda mi diceva "tu sei buona", questa frase assumeva per me una sorta di maestosità, quella maestosità alla quale solo una perfetta innocenza dona un valore assoluto, una corona regale.
tu sei buona.
dopo mesi senza vederla le rimanevo accanto delle intere giornate, in tranquillità, il suo silenzio sorridente ed il mio, quieto accanto a lei.
"non sono di compagnia" si scusava, "sono sempre seduta qui e non ho molte cose da raccontare"
ma quel silenzio era dolcissimo e riusciva a ridimensionarmi, a farmi immergere in una chiara realtà di pace, quella pace interiore che raramente mi pervade e che cancellava anche la fretta che sempre accompagna la mia vita, quel precorrere le cose per poi farne altre.
ero immersa in un tempo lungo, con la luce del giorno che calava lentamente, piano, un accompagnamento naturale verso il momento dei saluti; l'ultima volta, senza saperlo, verso l'addio definitivo.
la grande età, in persone molto speciali, riesce a ricomporre la vera scansione della vita, delle giornate vissute una ad una, forse perché sempre simili tra loro, forse perché l'attesa sparisce dalle componenti del tempo per rimanere solo spazio che si dissolve dolcemente ed il cui cambiamento é solo nel declinare della luce, piano, piano verso il buio.
tu sei buona.
grazie mummy.