poesia del mio amico alessandro quando aveva 12 anni

Golfo:

Solitudine quadrata,
geometrica.
Perfetta,
perfettamente tagliente.

Assenza consapevole
più puntigliosa del niente.
Niente sfugge,
ha forma sferica
è dolore che riempie.
Questa forma invece
non ha essenza
senza confini
ti chiude dentro sé,
e folle prova
della sua esistenza
è solo il volo
liquido e lontano
di un pezzo di
orizzonte luminoso,
stridente vomitare
di un gabbiano.

Il mare traditore
ti porta via la vita,
illumina le forme,
legittima le ombre,
sopisce ogni ego centrico
“facciamola finita”
lasciando solo l’uomo,
nudo delle illusioni;
soltanto i suoi contorni,
e non le convinzioni.